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Sinonimi e tranelli

Non bisogna credere troppo al Dizionario dei sinonimi e dei contrari, dico spesso ai miei alunni. La lingua vive di sfumature, si alimenta di incertezze, di piccole variazioni, pretende di significare per mezzo di minimi spostamenti di senso, di sottili fraintendimenti. Il termine sinonimi invece offre subito certezze. Una parola vale l’altra. Come in un mosaico, posso sostituire una tessera e il quadro d’insieme dovrebbe essere lo stesso, se non risultare più bello. Può succedere, certo, ma può anche accadere che spariscano chiaroscuri e venature. Dove auspicavamo soluzioni, si aprono tranelli, ci sorprendono improvvisi smottamenti.
Scrive Camillo Sbarbaro in Fuochi fatui: “Vi sono parole che i vocabolari danno per equivalenti e che io non confonderei. (…) Si eviterebbero ambiguità e, s’anche di poco, la lingua si arricchirebbe. Così la spuma non è la schiuma. La nuvola è leggera, un fiocco di bambagia; la nube, il suono cupo lo dice, è plumbea, minaccia temporale. La sottana è greve, tetra, è quella del prete, dell’ava; mentre la gonna è festosa, è una corolla capovolta”.
La lingua insomma si arricchisce, se si è in grado di muoversi, con rispetto ma anche con un po’ di gusto della scoperta, tra significati contigui. In questi ultimi anni, nel gergo appiattito dei presentatori televisivi e dei commentatori sportivi, l’aggettivo importante viene usato con grande frequenza, spesso a sproposito e per significare cose alquanto diverse. Se viene definito importante, un politico potrebbe essere influente, ma anche autorevole; un avvenimento importantenella vita di un paese potrebbe configurarsi come memorabile, ma anche da dimenticare. Un tiro in porta è importante perché pericoloso o perché di grande potenza? 

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