Tanti amici

Cosa credi ce li avevo tanti amici,
che bello camminare sottobraccio,
strascicando le scarpe verso il niente
dire solo una frase inconcludente,
senza fermarsi mai ma senza andare,
senza cercare dagli altri mai un vantaggio
né una promessa nemmeno una risposta
ai mille dubbi: è questa o no la via.

Forse non erano poi nemmeno tanti,
erano lenti, anzi erano spesso in sosta
su una panchina davanti a un mare eterno,
fermi nel gelo, ma non sembrava inverno,
non era inverno ma sempre primavera.

da Confidenze da un luogo familiare (Campanotto, 2010)

Foto di copertina di Giuseppe Grattacaso

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