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L’anima taciturna del carciofo

L’anima taciturna del carciofo
resta al riparo, i muscoli ed il cuore
stanno in difesa, squama accanto a squama,
in rigida apprensione, troppa pena
le ali che non possono volare,
le lingue che non sanno pronunciare
supplica o invito, non ci sono verbi
in grado di annullare la distanza
dalla mano che elimina le foglie,
che sradica e coltiva, da quel dio
che vede e non ricorda, che cancella
ogni creatura che pure ha seminato,
ogni sguardo anelato e poi ignorato,
la verdura che ha alimentato:

prega il carciofo chi atterra le preghiere,
colui che compie miracoli e miserie,
consacra il suo dolore a chi conosce
solo il dolore che non può sentire.

La poesia fa parte della serie Lo stato naturale, inedita in volume.

Copyright © 2023 Giuseppe Grattacaso

La foto di copertina è di Giuseppe Grattacaso

2 risposte a “L’anima taciturna del carciofo”

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