E’ stato pubblicato in questi giorni il libro Pane e Poesia, che raccoglie ricette di cibi poveri, a base di pane, e versi. All’interno una mia poesia, che riporto di seguito.
La tenera esistenza dei panini
che cercano la stretta delle mani,
sentirsi in pugno, il garbato assalto
delle dita arpionanti la corteccia,
è breve viaggio in cerca di abbandono,
essere d’altri vita trangugiata
in dolci cedimenti, ma la voglia
dello sciogliersi in briciole dolenti,
del lasciarsi finire bacio a bacio,
come fosse la morte in ogni morso
sfinito godimento, è voluttà,
fibra che sfalda, ansito d’amore
che squarcia e in nuova vita si compone.
A metà strada tra il ricettario di cucina e l’antologia poetica, Pane e Poesia nasce per contribuire a diffondere la sensibilità antispreco, offrendo uno spunto di riflessione su quanto il cibo, e in particolare il pane, alimento così simbolico. sia un tema sempre presente e vivo nell’ispirazione poetica, trattato qui dai poeti che hanno donato le loro poesie, come annota Vincenzo Guarracino “spezzando parole come pane, trattando cioè ognuno, alla propria maniera, il tema della fame e del soddisfacimento del bisogno primario dell’alimentazione con parole adeguate, su registri e da angoli visuali suoi propri e peculiari”.
La vendita di questo libro contribuisce a sostenere l’attività del Banco Alimentare della Lombardia Onlus per il suo servizio “Siticibo”, che attraverso volontari recupera le eccedenze di cibo fresco e cucinato per donarlo a strutture di carità e assistenza che aiutano i bisognosi.
Sono presenti nell’antologia, tra gli altri, Sandro Boccardi, Tiziano Broggiato, Franco Buffoni, Luigi Cannillo, Emilio Coco, Michelangelo Coviello, Nino De Vita, Luigi Fontanella , Tomaso Kemeny, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Franco Manzoni, Giulia Niccolai, Alessandra Paganardi, Daniela Pericone, Alessandro Quattrone, Maria Pia Quintavalla, Alberto Toni.