La poesia che segue fa parte di una sezione del mio prossimo libro di versi, che un giorno forse pubblicherò. La sezione (titolo provvisorio Aprile) è composta da poesie scritte in parte durante il confinamento dovuto all’epidemia di Covid.
Solo loro i bicchieri a darsi voce,
nel silenzio ogni sera tintinnare
come fossero passeri allo spalto,
rondini alla finestra a oscillare,
come fanno i bicchieri, perdonare
ma per dimenticanza, smemorati
per loro condizione naturale,
meglio lasciarli fare, di lontano
si chiamano per nome, stanno attenti
a non amarsi troppo, in questo aprile
che stringersi è mancanza, vetro a vetro
consumano il talento nell’assenza,
risparmiano le voci nel garrire,
se non si può brindare si consumano,
si abbracciano in bagliori, per difendersi
raffreddano le mani all’imbrunire.
La foto di copertina è mia.
Ottima!
Molto interessante!
La leggerò più volte per penetrarne di più ritmo e significati
Sto leggendo con emozione il suo ultimo libro su Pascoli
Grazie !
Grazie, Maria Sole.
Se poi vorrà inviarmi le sue considerazioni ne sarò molto lieto.