È nella timidezza il nuovo avvio,
la mano che accarezza il punto zero,
si riparte da qui, cauto respiro,
rimanere sospesi in questo istante
di provvisoria intatta infedeltà
a ogni passato, attesa permanente
del giorno dopo, se diventeremo
altro da noi. Nella timidezza
di vederci diversi ed imperfetti,
nuovamente imperfetti ed assoluti,
il brindisi è nel gesto che rincorre,
nel pensiero che libera e finisce
in nessun conto, dove approderemo
è nuovo mondo, ora stiamo qua
lungo il confine fragile e infinito.
La poesia, inedita in volume, è stata pubblicata lunedì 22 agosto su Repubblica Milano nella rubrica Bottega di poesia, curata da Maurizio Cucchi.
Caro Giuseppe, sono davvero felice per te! Meriti questo ed altro! Mille auguri e complimenti, con un saluto affettuoso da
Mariella
La poesia vive oltre il confine della Parola